
Iniziamo col dire che un qualsiasi aereo di linea è gestibile da un pilota solo, e tutti i piloti sono addestrati per farlo, in caso di necessità.
Le norme di sicurezza impongono però che il pilotaggio venga affidato a due piloti contemporaneamente.
Un normale equipaggio si compone di un Comandante (che siede a sinistra in cabina di pilotaggio) e di un Primo Ufficiale (che siede a destra); entrambi, a parte il diverso livello di esperienza, sono sottoposti allo stesso addestramento ed hanno la stessa conoscenza dell'aereo.
Il Comandante è però colui che ha la responsabilità pratica e giuridica di gestire aereo ed equipaggio in sicurezza, economicità ed efficienza.
A lui spettano le decisioni più delicate, ed è lui la persona a cui tutto l'equipaggio fa riferimento in qualsiasi momento della giornata lavorativa.
Dal punto di vista del pilotaggio, a parte alcuni casi specifici, Comandante e Primo Ufficiale sono perfettamente intercambiabili.
Per la condotta di un volo si avrà quindi un "pilot flying", cioè il pilota che di fatto manovrerà l'aereo dal decollo all'atterraggio, ed un "pilot monitoring", che parlerà via radio quando necessario, azionerà dispositivi e impianti su ordine del "pilot flying", controllerà che quest'ultimo non commetta errori o distrazioni durante il suo operato.
Nel caso ci sia da risolvere un problema o una situazione di emergenza, la divisione dei compiti varierà leggermente.
Il tutto è definito in modo assolutamente preciso in procedure scritte, dette "SOPs" (Standard Operating Procedures), che sono redatte da ogni compagnia aerea, sotto una falsa riga fornita dal costruttore dell'aereo, e che costituiscono "il Libro Sacro" dei piloti.
Nulla, ma proprio nulla, è lasciato al caso e all'inventiva.
Ciò permette, tra l'altro, a due persone che non si sono mai viste prima, magari anche di nazionalità diverse, di fare parte di un equipaggio senza alcun problema; ognuno sa esattamente cosa deve fare in qualsiasi fase del volo, anche in caso di emergenza.
Nei voli più lunghi, come gli intercontinentali, è necessario avere uno o due piloti in più, per far fronte a problemi di stanchezza e dividere così la condotta del velivolo in turni.
Il tempo massimo di lavoro di un pilota ai comandi di un aereo, e di conseguenza il numero di piloti necessari ad effettuare un volo, come anche i tempi minimi di riposo dopo un volo, sono stabiliti da regole internazionali (FTL, Flight Time Limitations) a cui sono sottoposte tutte le compagnie aeree.
Vola senza paura!