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Il decollo

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P
arliamo, istante dopo istante, di cosa succede durante la manovra che porta decine, a volte centinaia di tonnellate di tecnologia ad alzarsi in cielo sfidando le leggi di gravità.


Una volta in pista, effettuati gli ultimi controlli sugli impianti di bordo e ricevuta l'autorizzazione dalla torre di controllo, i piloti aumentano la potenza dei motori fino alla potenza prevista per il decollo. 


Raramente si tratta della massima potenza che i motori possono fornire, ma di un valore inferiore,
stabilito di volta in volta, che dipende da vari fattori quali il peso dell'aereo, la lunghezza della pista, le condizioni atmosferiche del momento, se vi sono o meno ostacoli da sorvolare dopo il decollo e molti altri parametri, il tutto elaborato dai piloti prima del decollo tramite un apposito software o apposite tabelle. 

Questo perché in genere, allo scopo di aumentare la durata dei motori e di risparmiare carburante, la potenza utilizzata per il decollo è quella che permette di fare alzare l'aereo da terra in sicurezza nella lunghezza di pista disponibile, senza farne avanzare neanche un po'. 

Semplificando, più lunga è la pista, o più leggero è l'aereo, meno spinta serve per decollare.


(c) Vola Senza Paura - Aereo in decollo

Una volta iniziata la corsa sulla pista, mentre un pilota tiene sott'occhio tutti i parametri dei motori e si assicura che tutto funzioni alla perfezione, l'altro si occupa di "guidare", mantenendo la direzione al centro della pista.


La corsa di decollo si divide in varie "fasi". La prima, dall'inizio fino ad una certa velocità (in genere 150-180 km/ora), è detta di "bassa energia"; se durante questa fase succede qualsiasi tipo di anomalia, anche la più banale, si è propensi a interrompere il decollo; la velocità è infatti ancora bassa e non ci sono problemi a rallentare, liberare la pista e valutare l'accaduto con calma. 


Il più delle volte è possibile risolvere l'anomalia immediatamente e tornare all'inizio della pista per ricominciare il decollo.

La seconda fase, dalla fine della prima ad una velocità detta "V1", è considerata di "alta energia"; in essa, verrà interrotto il decollo solo per gravi problemi che comprometterebbero la sicurezza se l'aereo andasse in volo. 


I motivi per decidere di fermarsi in questa fase si contano sulle dita di una mano: un fuoco a bordo, un'avaria ad un motore, un ostacolo imprevisto in pista e pochi altri.

Nella fase di alta energia, in tutti i casi "non critici", si preferisce continuare lo stesso il decollo perché, nonostante la lunghezza della pista consentirebbe ancora di fermarsi, la frenata risulterebbe piuttosto "brutale", con varie possibili conseguenze (surriscaldamento dei freni, scoppio dei pneumatici ecc.)


La velocità "V1" è molto importante perché rappresenta il limite oltre il quale l'aereo è talmente veloce che non avrebbe lo spazio necessario a fermarsi nella parte di pista rimanente, mentre anche con un'improvvisa avaria ad un motore è ormai possibile accelerare fino al decollo. 


Quindi dopo la V1 bisogna per forza andare in volo.


Indipendentemente da chi sarà il pilota ai comandi per un dato volo, è sempre il Comandante che prende la decisione di interrompere o di continuare un decollo, ed infatti per tutta la corsa di decollo la sua mano destra resterà sulle "manette" ( le leve che controllano la potenza dei motori), pronto ad intervenire fino alla V1, quando toglierà la mano ad indicare che da quel momento in poi il decollo continuerà comunque.


Confusi? Troppo complicato? Tranquilli, i piloti si addestrano continuamente al simulatore a provare ogni tipo di avaria durante il decollo, ripassando le azioni da compiere in qualsiasi evenienza!


Ma continuiamo...


Passata la V1, variabile approssimativamente tra i 200 e i 300 km/ora (anche questa dipende da moltissime variabili), arriverà di lì a poco la "VR", la velocità alla quale l'aereo potrà finalmente staccarsi da terra con l'energia necessaria a superare gli ostacoli presenti intorno all'aeroporto. 


Il pilota ai comandi interverrà sulla "cloche" o sullo "stick" per fare alzare il "muso" dell'aereo, e pochi secondi dopo anche il carrello principale (quello sotto le ali) si staccherà da terra.


Siamo in volo!


Ma la manovra di decollo non è ancora completa; quando sicuramente in volo, viene retratto il carrello. Non appena raggiunta una quota di sicurezza (in genere 300-500 metri) viene ridotta la potenza dei motori; per continuare la salita non è infatti necessaria così tanta potenza come per l'involo. 


Non preoccuparti, quindi, se poco dopo il decollo avverti come se ci fosse una perdita di potenza; è normale!


Infine, si accelera, retraendo i "flaps" che ci avevano aiutato a bassa velocità, fino alla velocità di salita (inizialmente 450 km/h).


Immaginavi che succedessero così tante cose in quel minuto o due?



(c) Vola Senza Paura - Decollo visto dal cockpit


Vola senza paura!